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Giorgio SamoriniPiante psicoattive - studi etnobotanici
Una credenza tuttora radicata nella cultura europea riguarda le origini asiatiche del papavero da oppio, e sarebbe “colpa dei Cinesi” anche l'arrivo della marijuana presso la cultura occidentale.

Nulla di più errato.

Il papavero da oppio non esisteva in natura, e a crearlo per selezione oltre settemila anni fa parrebbero essere stati niente di meno che gli “italiani” palafitticoli dei laghi laziali, mentre la canapa è presente in Europa da molto prima dell'avvento dell'uomo, e in Italia da almeno duecentomila anni.

Oltre a sfatare secolari luoghi comuni, e con un approccio multidisciplinare etnobotanico, questo libro affronta aspetti ignoti o enigmatici di piante inebrianti del territorio e della cultura italiana, quali il coriandolo, la zizzania, la lattuga selvatica, la mandragora.

Accanto alle piante nostrane vengono trattate fonti visionarie attualmente soggette a globalizzazione e che hanno raggiunto l'Italia con forti implicazioni medicinali e sociali, quali l'ayahuasca, la jurema e il Peganum harmala.
...a fuoco è andato il granaio. Ora posso ammirare la luna...
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