Maestri dell’hard rock, pionieri dell’heavy metal e assoluti veterani del rock tout court: a 40 anni esatti dal loro debut album – Shades Of Deep Purple (luglio 1968) – Arcana celebra i Deep Purple pubblicandone la biografia più completa, narrata con uno stile scorrevole, dettagliato e attento all’evoluzione del panorama rock mondiale.

Smoke on the water si apre lasciandoci ambientare nella temperie culturale dei tardi anni Sessanta: in quel decennio irripetibile per molti giganti del rock si forma anche il primo nucleo dei Roundabout, dove militano il tastierista Jon Lord, il batterista Ian Paice e il chitarrista Ritchie Blackmore. Dave Thompson prosegue il suo avvincente racconto guidandoci alla scoperta dell’intricata “selva Deep Purple”: 17 album di studio (senza contare i live, tra cui svetta l’epocale Made In Japan del 1972), i difficili rapporti tra le diverse anime del gruppo, nonché gli innumerevoli cambi di line-up, fino alla recentissima formazione Mark VIII.

Dalle prime sonorità orchestrali e progressive alla reunion degli anni Ottanta, dal turnover di musicisti con le migliori formazioni del pantheon metallico (Black Sabbath, Whitesnake, Rainbow) all’abbandono di Blackmore e Lord, dagli indimenticabili acuti di Child In Time alle acrobazie dell’ultimo album Bananas... Dave Thompson ci regala un excursus che è anche un backstage esclusivo su quasi mezzo secolo di storia del rock. Analizzando la genesi di album fondamentali come Deep Purple In Rock e Machine Head, fino ai più recenti Perfect Strangers e Purpendicular, l’autore analizza con spietata obiettività la carriera dei Purple e la loro capacità di reinventarsi senza riciclarsi stancamente. Il risultato è un quadro estremamente accurato, un concentrato di movimenti e tendenze, ma anche un viaggio nell’Inghilterra di quegli anni rivoluzionari nonché un ottimo antipasto prima di ascoltare il già attesissimo “official bootleg” Purple For A Day.