Non potrebbero essere più diversi tra loro, i due racconti vincitori ex aequo del concorso promosso da Stampa Alternativa e Agorà.

Il primo è una bizzarra, allucinata, irriverente e allegra rivisitazione di tutti gli archetipi della Genesi: il barbuto Dio michelangiolesco, il serpente, Adamo, Eva e un pubblico sbrindellato di fruitori di leggende per gonzi. Il tutto descritto con un linguaggio deliberatamente e apparentemente squinternato, come un divertente, vitale fuoco d'artificio.

"Compleanno" è una malinconica ma fortissima rivisitazione della vita di una donna di mezza età: a cui, è inutile nasconderlo, aggiunge una fitta di dolore sapere che l'autrice è morta a 40 anni, poco dopo averlo terminato.
E' una conversazione sottovoce, diretta a un assente che si è amato come per scommessa.

Per noi che leggiamo, una doppia conferma del mistero per cui l'amore, come la vita, comincia e finisce.