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Marija GimbutasLa civiltà della dea - volume 1

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La civiltà della Dea è l’opera più importante di Marija Gimbutas.
La studiosa ricostruisce il mondo dell’antica Europa neolitica in base a uno straordinario repertorio di dati archeologici scaturiti da numerose campagne di scavo nel bacino balcanico e mediterraneo meridionale.
Il libro propone una tesi rivoluzionaria che cambia la tradizionale visione della storia del continente europeo.
Viene rintracciata la realtà di un’antica Europa pacifica, egualitaria e portatrice di una spiritualità fortemente legata alla terra. Una civiltà dove la Grande Madre guida i popoli verso una convivenza pacifica, cambiando così gli attuali paradigmi culturali e scientifici che considerano la guerra e il dominio maschile una connotazione di progresso della civiltà.



“Gimbutas disegna un quadro riccamente dettagliato della religione, dei costumi, della struttura sociale, dell’economia agricola, dei riti e dell’arte della vecchia Europa. Questo è il libro più esauriente che sia mai stato scritto sulla Grande Madre e la sua cultura”.
“San Francisco Chronicle Book Review”

“I libri della Gimbutas hanno trovato la loro collocazione ideale nelle case e nei sogni delle donne e degli uomini all’appassionata ricerca di culture nelle quali le donne, la pace e la cooperazione sono considerati importanti”.
“Boston Globe”

“Un libro monumentale. È un lavoro che può cambiare la storia. Scritto con passione e meticolosa attenzione scientifica, può cambiare radicalmente i vecchi punti di vista sul nostro passato”.
Riane Eisler, autrice di il calice e la spada

Marija Gimbutas, nata in Lituania nel 1921, dopo l’occupazione sovietica si trasferisce in Germania e poi nel 1949 come rifugiata negli Stati Uniti dove, alla Harvard University, si specializza nell’archeologia dell’Europa orientale, mettendo a disposizione dei colleghi testi e materiali altrimenti illeggibili.

Dirige campagne di scavo nei Balcani e in Italia meridionale in siti dell’età neolitica.
I suoi ultimi tre libri sono quelli che hanno suscitato maggiori reazioni in ambito accademico e culturale a livello mondiale: The Goddesses and Gods of Europe (1974, 1982), The Language of the Goddess (1989; tr. it.: Il linguaggio della Dea, Longanesi) e The Civilization of the Goddess (1991; l’opera qui presentata è per la prima volta tradotta in italiano).
Nel 1963 le viene offerta la cattedra di Archeologia europea all’Università di California, che occupa fino al 1989.

Con le sue intense ricerche sul significato sociale e simbolico delle antiche culture neolitiche ha ampliato in senso interdisciplinare il consueto approccio accademico fondando una nuova disciplina: l’archeomitologia. 

Muore a Los Angeles nel 1994. 
Volumi che si propongono di diffondere nuovi valori e uno stile di vita sano in armonia con la natura.
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